Kiss me Liar: Capitolo Speciale 8

[NDT Questo capitolo racconta del primo incontro tra Spencer e Pete]

“No, no, no, no, no!”

“Non mi piacciono i vestiti da donna, non mi piacciono!”

“Non sono vestiti da donna. Cecil, guarda. Perché dici che sono vestiti da donna?”

“Sono rosa!”

Cecil guarda Josh, che indossa una maglietta blu e dei jeans neri. Cecil, guardando ancora una volta la sua maglietta rosa e i suoi pantaloncini bianchi, inizia a piangere di nuovo.

“Sono l’unico che indossa il rosa, non sono una bambina, non dovrei indossare un vestito da femmina.”

“Oh, sei rumoroso.”

Pete, che non ha parlato fino a quel momento, si irrita. Per un momento, Cecil smette di piangere.

“Cosa mi sta bene?! Sono un maschio!”

Pete indossa una camicia bianca e dei pantaloncini neri.

Cecil emette un urlo. Poi, improvvisamente, Pete sputa le sue parole come un fuoco rapido.

L’auto si ferma completamente e il maggiordomo che aspetta davanti alla porta d’ingresso apre la porta. Dopo che Josh scende per primo dall’auto, Pete scende e rimane solo Cecil.

“Papà, ti odio!”

“Cecil!”

Josh grida sconcertato. Cecil, che sta correndo velocemente, si ferma bruscamente e si gira.

“Ma odio di più te, Pete!”

“Non si preoccupi. È comunque in giardino, quindi lo troverà presto.”

“Immagino che lo troverò.”

“Mi dispiace, è arrabbiato, ma andrà tutto bene perché si risolverà presto.”

“Cecil è sempre pieno di lamentele. Non importa quello che dice, mi infastidisce.”

“Pete.”

Josh si porta l’indice alle labbra per fare un gesto di ‘silenzio’.

“Cecil ha molte lamentele nel mondo, quindi mettiamo le cose in chiaro.”

Il maggiordomo apre immediatamente la porta d’ingresso. Nell’atrio, il padrone di casa è in piedi ad aspettarli.

“Josh.”

Yeonwoo, che si fa avanti per primo, li chiama con piacere e tende loro la mano. Dopo una leggera stretta, i suoi occhi si rivolgono al bambino.

“Salve, Pete.”

“Salve, signor Pittman.”

“Ma Cecil non è venuto?”

Anche Spencer è entusiasta di poter finalmente conoscere il fratellino di Pete.

Ma solo Josh e Pete hanno visitato la villa.

“Oh, no.”

Josh cambia subito argomento.

“È l’ora del pisolino, Spencer? Non lo vedo.”

“Oh, ora è nella stalla.”

Yeonwoo risponde con un sorriso.

A Spencer è stato promesso di acquistare un cavallo da corsa quando crescerà. Da allora, ogni volta che si presenta l’occasione, Spencer va alla scuderia per cavalcare il pony e giocare insieme.

“Non ha fratelli, quindi non ha abbastanza persone con cui giocare.”

Yeonwoo sta abbassando il tono della voce alla fine del suo discorso.

Yeonwoo non era sempre in buoni rapporti con sua sorella.

“Quando crescerà, mandalo all’asilo. Pete lo frequenta, si fa degli amici ed è simpatico.”

Pete afferra improvvisamente la mano di Josh.

“Cosa c’è che non va, Pete?”

Fermandosi e guardando in basso, il bambino chiede.

”Vuoi che dica a Charles di mostrarti la scuderia? C’è anche Spencer, quindi sarebbe bello stare con lui.”

“Ok. Pete, ti piacerebbe?”

“Sì.”

Charles tende la mano a Pete.

“Mostra a questo piccolo signore la scuderia. Devo preparare il tè.”

“Va bene, signore.”

L’impiegato risponde gentilmente e porta Pete fuori. Fortunatamente, la persona successiva a prendere Pete è il custode della stalla.

“Benvenuto. È la prima volta che vieni alla scuderia? Hai mai cavalcato un cavallo?”

“Aspetta un attimo. Finisco quello che sto facendo e ti presento il cavallo. Non puoi entrare da solo perché è pericoloso, ok?”

E senza aspettare una risposta, torna al lavoro.

Pete si avvicina al fienile.

“…ah.”

All’interno di un grande magazzino di legno, nessuno sembra notare i movimenti di Pete.

E sospira di ammirazione per la vista che ha davanti.

Grazie a questo, la temperatura nella stalla è moderata e l’aria è fresca, e l’odore di animali che spesso si percepisce non è così cattivo.

Inoltre, lo spazio individuale in cui sono tenuti i cavalli è piuttosto ampio, con alcuni che masticano il fieno, altri che camminano lentamente intorno ai loro box e altri che sonnecchiano in piedi.

Dopo un sospiro, Pete guarda il cavallo nero davanti a lui. Poi sente un fruscio dall’interno.

Cosa?

Pete si volta, perplesso. Le persone che gestiscono le scuderie stanno ancora lavorando all’esterno.

C’è qualcuno che è entrato prima di Pete.

Pete si avvicina con cautela al suono, un passo alla volta. Il suono continua, con un breve intervallo.

Cosa diavolo sta facendo?

Pete è stupito, ma il pony non è interessato e si limita a gironzolare, muovendosi lentamente.

Il pony, che sembra dirigersi verso un mucchio di fieno su un lato, annusandolo e guardando qua e là, mette in bocca un mucchio di erba e inizia a masticare.

Questa volta si dirige verso l’altro fieno. Forse sta cercando di assaggiare il fieno, che è diviso in tre punti. Tuttavia, per farlo, il pony si muove da un lato all’altro, guardandosi intorno o annusando come se cercasse qualcosa.

“Wow!”

“Tesoro, hai fatto bene a trovarmi!”

L’aspetto del bambino con il fieno su tutto il corpo e la testa è davvero un disastro.

Il bambino, uscendo dal pagliaio, cade in avanti.

“Ahi!”

Il piccolo cade a terra e batte il sedere. Immediatamente, Pete scrolla le spalle. 

Immediatamente gli viene in mente la scena dei capricci di Cecil.

Il bambino sbatte le palpebre.

Che c’è, non sa di essersi fatto male?

“Va tutto bene, va tutto bene. Non preoccuparti, tesoro.”

Il pony sembra confuso, ma il bambino lo abbraccia e gli dice che è tutto a posto. Improvvisamente, il ragazzo strofina il suo viso contro la testa del pony.

“Chi è?”

Pete si ricorda di quello che gli avevano detto i responsabili della scuderia.

Non si troverà nei guai se si scoprisse che è entrato da solo?

Proprio mentre lo pensa, un’ombra attraversa l’ingresso. Pete, spaventato, spalanca gli occhi e si irrigidisce.

“Qual è il problema? Vuoi nasconderti?”

“Cosa?”

“Entra, puoi nasconderti qui. Ti nascondo io.”

Si affretta ad entrare e il bambino nasconde Pete dietro il fieno.

“No, non l’ho visto.”

“Non è venuto qui da solo, vero?”

“Ehi, gli ho detto che era pericoloso.”

“Spencer, hai finito di giocare, posso pulire la casa di Caramel adesso?”

“Voglio giocare ancora un po’. Non potete pulire la casa di Caramel alla fine?”

“Ok, pulirò il fieno, va bene?”

“Oh, no, no! Non si può giocare a nascondino senza fieno!”

La richiesta del piccolo viene accettata con sorprendente facilità. L’uomo dice con voce ridente: “Sì, sì, sì, sì”, e poi fa un passo indietro.

“Sì.”

“Che bravo.”

Gli uomini lodano il bambino e si dirigono verso un altro cavallo. Il rumore scompare con la stessa rapidità con cui è iniziato. 

Pete, che è rimasto accovacciato per un po’, alza improvvisamente la testa per la sorpresa quando il fieno viene dissotterrato.

“Sono tutti spariti. Ora puoi andare.”

“Non posso ancora andarmene. Stanno sorvegliando la stalla.”

“Ah.”

Spencer apre la bocca come se non ci avesse pensato.

“Cosa?”

Spencer sta già superando la barriera.

In quel momento, il sole che filtra dal tetto proietta una grande luce che illumina il viso di Spencer. I capelli castani ricci e ricoperti di fieno, gli occhi blu scuro con un sorriso innocente, le guance morbide e rosa e le piccole labbra rosse e carnose sono visti da Pete.

“Ah, io sono Spencer.”

Pete lo guarda a bocca aperta per un momento. Come se fosse un film che si svolge al rallentatore davanti ai suoi occhi, il bambino si gira lentamente e inizia a correre.

“…!”

“Mi stai chiedendo di giocare a nascondino con te, Spencer?”

“Abbiamo ancora del lavoro da fare. Non posso giocare con te.”

Tuttavia, sanno anche che Spencer era un bambino e, di conseguenza, non c’erano molte persone a cui chiedere di giocare.

“Solo un giro, per favore, ok?”

Si guardano in faccia, imbarazzati dalla dolce richiesta di Spencer.

“Hai giocato con Caramel, è così bravo a nascondino…”

Gli uomini adulti si innervosiscono alla vista del bambino a testa bassa. In quel momento, Pete esce dalla stalla e riesce a scappare velocemente dagli sguardi degli uomini.

Spencer cambia subito atteggiamento e sorride brillantemente quando vede Pete scappare in giardino.

“Bene, allora io vado.”

“Be’… cosa, andrai?”

“Allora andate da Caramel. Ciao.”

I custodi tirano un sospiro di sollievo solo quando Spencer si allontana.

“Onestamente, ho pensato di giocare con lui.”

“Anch’io.”

“Anch’io.”

Annuendo alternativamente, si mettono a ridere.

Dove è andato Pete?

Quando era ancora più piccolo di adesso, Spencer si era perso in giardino. Gli adulti lo trovarono quando si era stancato di piangere a lungo e non riusciva più a farlo, ma quando Keith tornò a casa con Spencer, Yeonwoo, che aveva pianto fino a quel momento, svenne.

Grazie a questo, Spencer non si è mai perso e anche se avesse vagato, qualcuno sarebbe venuto a cercarlo presto.

In questa villa, Spencer è più al sicuro di chiunque altro al mondo.

Spencer corre in giro. È ora di fare uno spuntino. Oggi, Yeonwoo ha promesso di fargli mangiare due particolari budini al burro, quindi ha fretta.

Qualcuno dai capelli biondi e splendenti è seduto contro un albero, singhiozzando e piangendo.

“Cosa stai facendo?”

“Argh!”

Cecil smette di piangere e di urlare e alza la testa. La figura di qualcuno si riflette davanti a Cecil, che è pieno di lacrime. 

Per un po’ i due si guardano senza dire nulla. Il cuore stupito di Cecil non si è ancora calmato e Spencer sta aspettando che questo Cecil parli per primo.

Cecil si limita a fissare la manina che viene verso di lui. Non appena una piccola mano tocca la testa di Cecil, scoppia di nuovo a piangere.

“Uh-uh.”

Si guarda intorno, ma non c’è nessuno che lo aiuti e nessun fazzoletto per asciugargli il viso. Spencer si limita ad abbracciare strettamente il bambino.

“Whew, whew, whew.”

Cecil, nel frattempo, è curioso di conoscere il bambino che lo conforta.

“Chi sei tu?”

“Io sono Spencer, e tu?”

“Cecil…”

“Cecil, perché stavi piangendo?”

“Perché?”

Cecil si irrita per un attimo e spinge il petto con tutte le sue forze.

“Ahi!”

Spencer, che è indifeso, cade sulla schiena e urla brevemente. In quel momento, Cecil si sente in colpa.

“Come sei arrivato qui? Questa è casa mia, perché sei qui?”

“Eh?”

Cecil sbatte le palpebre e balbetta di nuovo.

“Papà… sono venuto con mio papà. Stavo facendo un pisolino… quando mi sono svegliato, in macchina…”

Cecil improvvisamente pronuncia con voce arrabbiata.

“Mi ha fatto indossare abiti da femmina!”

“Da femmina?”

“Guarda, è rosa. Non mi piacciono i vestiti da donna, non mi piacciono!”

Cecil inizia a spogliarsi a fatica. Sorpreso, Spencer lo ferma in fretta.

“Cecil, no.”

“Ma Cecil, questi vestiti sono molto belli.”

“Non è bello, perché non te li metti!”

“Va bene.”

“…”

“Eh?”

“Li indosserò, scambiamoci i vestiti.”

Si dimentica che stava urlando e piangendo in questo modo, e Spencer, che non riesce più a togliersi la camicia, si contorce con tutto il corpo, allungando le braccia e abbassando la vita.

“Cecil, aiutami.”

“Ecco fatto.”

Quando alza lo sguardo, Spencer sta piagnucolando per indossare la camicia rosa. È la camicia rosa che Cecil indossava poco prima. Riesce a infilare la testa, ma non il braccio. Dopo aver lottato per un po’, Spencer si arrende e chiede con nonchalance.

“Vuoi prendere qualcosa da mangiare?”

Cecil fissa Spencer, che gli tende la mano divertito.

E mi ha detto di non piangere.

Spence è come un principe.

Cecil pensa con il volto arrossato.

Lui è il compagno perfetto per me. Proprio come lo sono papà e papà. Il mio principe.

Cecil prende la mano di Spencer con il cuore che batte forte.

“Grazie, Spencer.”

“Non c’è di che, Cecil.”

Spencer sorride con nonchalance alle parole pronunciate. Cecil si innamora di lui ancora una volta. E i due tornano insieme alla villa. Il pianto di Cecil si ferma completamente e i suoi occhi non riescono a distogliere lo sguardo da Spencer.

“Ehi, Spencer, aiutami!”

“Aspetta, Cecil!”

Alle grida di Cecil, Spencer corre galantemente e dà un bello schiaffo. Un piccolo ragno sulla gonna vola via e Spencer chiede a Cecil:

“Sì, grazie. È stato un grande spavento.”

Di nuovo, Pete finge di vomitare alla vista di Cecil che urla.

“Dai, Cecil, prendi la mia mano. Scendiamo insieme.”

“Sì, grazie, Spencer.”

“Grazie, Spencer. Lo penso anch’io.”

Avvertendo qualcosa di insolito, dice con disinvoltura a Cecil:

“Quando ci siamo conosciuti, piangevi perché indossavi abiti da femmina. Improvvisamente mi è tornato in mente quel ricordo.”

Cecil sorride senza dire una parola. 

Non sa quanto lo ha deluso sapere che Spencer pensava che fosse una donna.

Ma una crisi è un’opportunità.

Cecil ha deciso di cogliere l’opportunità. Da quel giorno, ha indossato spesso abiti da donna, si è fatto crescere i capelli lunghi e ha usato una tinta che le ragazze potevano indossare.

Pete, che si avvicina con disinvoltura e tira Spencer, dice: “C’è una pozzanghera sotto i tuoi piedi.”

“Ah.”

“Grazie, Pete. Pete è come un principe.”

Pete sembra sorpreso e arrossisce immediatamente.

Cecil interviene senza perdere tempo.

“E io? Spencer!”

Cecil strilla di gioia. Avvicinandosi di soppiatto a Spencer, Cecil piega le braccia.

“Allora sposerò Spencer.”

Poi Spencer tira fuori il braccio e dice.

In quel momento Cecil si ferma e anche Pete lo nota.

“Aspetta, Spencer.”

Senza fermarsi, Spencer afferra la mano di Cecil e la sovrappone a quella di Pete.

“Dai, così.”

“Cosa stai facendo?”

Pete fa uno scatto e Cecil urla.

“Certo, non sono pazzo, perché dovrei?” improvvisamente Cecil scoppia in lacrime. “Spencer mi ha lasciato.”

“No, Cecil.”

“Allora perché non hai accettato di sposarmi?”

Per fortuna, sente delle campane in lontananza.

Spencer lancia un’occhiata e attraversa di corsa il grande cortile. La lite per Spencer si è conclusa con una sciocchezza. 

“È tutto per oggi?” chiede Pete al mormorio di Cecil. “Per quanto tempo hai intenzione di andare in giro così?”

“Qual è il problema? Papà a volte si veste ancora davanti a papà.”

Entrambi guardano le spalle di Spencer mentre corre tra la folla senza dire una parola.

“Oggi ho visto Spencer dopo tanto tempo.”

“Sì, era molto carino. Oh.”

Raramente sono d’accordo su qualcosa.

Chase e Josh li stanno aspettando. 

E i due fratelli non dicono nulla, ma dentro di loro pensano la stessa cosa.

FINE